Oggi, vista l’attuale crisi, si è costretti sempre più spesso a riutilizzare, riciclare, riparare le cose anziché comprarle nuove; talvolta il fine è nobile, perché si ricicla per ridurre l’inquinamento e tutto ciò che ne deriva, ma forse più spesso il motivo è un altro: la ristrettezza o addirittura l’assenza delle entrate nella maggior parte delle famiglie italiane.
Quindi un po’ invogliati dagli incentivi che offre lo Stato un po’ spinti dalla tanto desiderata sostenibilità ambientale, un po’ dal desiderio di conservare ciò che per noi hanno realizzato con tanti sacrifici coloro che ci hanno preceduto si cerca di ristrutturare.
In effetti la Legge di Stabilità 2014 (legge n. 147/2013) prevede:
- DETRAZIONE DEL 65% PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
- DETRAZIONE DEL 50% PER LE RISTRUTTURAZIONI
- INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO ANTISISMICO
- ECOBONUS DEL 65% PER CONDIZIONATORI A POMPA DI CALORE
- BONUS DEL 50% PER GRANDI ELETTRODOMESTICI
- ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA rilasciato per edifici o unità immobiliari costruiti, venduti o locati a un nuovo locatario. Nel caso di nuovo edificio, l’attestato è prodotto a cura del costruttore, nel caso di edifici esistenti a cura del proprietario dell’immobile.
- RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA –EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO- La Direttiva Europea 2010/31/UE è quella che riguarda la prestazione energetica nell’edilizia. Il Decreto del “Fare” modifica il D. Lgs. 192/2005, con un nuovo metodo di calcolo dei requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici, ovvero i nuovi edifici dovranno essere “a energia quasi zero”. Per i privati dal 31/12/2021, per la Pubblica Amministrazione dal 31/12/2018.
A chi spettano le detrazioni
Le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie spettano a chi sostiene la spesa, quindi sia al proprietario che al locatario o comodatario degli immobili oggetto della ristrutturazione. Inoltre può beneficiare del bonus anche chi ha effettuato i lavori prima del rogito, se il compromesso è stato registrato e quindi immesso nel possesso dell’immobile. Ancora, oltre a colui chi sostiene la spesa e i bonifici e le fatture sono a lui intestate, ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile su cui sono eseguiti i lavori.
La cessazione dello stato di locazione (o comodato) non fa venire meno il diritto alla detrazione per l’inquilino (o il comodatario) che ha eseguito i lavori.
La detrazione per l’acquisto del box spetta solo sulle spese sostenute per la sua realizzazione, quindi c’è bisogno che il costruttore lo dimostri rilasciando un’attestazione. Condizione essenziale per usufruire della detrazione, è la sussistenza del vincolo pertinenziale tra l’abitazione e il box.
Ristrutturazione
Le spese per le ristrutturazioni sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2014 godono di detrazione Irpef al 50% con tetto massimo di spesa 96.000 euro. Nel 2015 la detrazione fiscale per le ristrutturazione scenderà al 40%, con lo stesso tetto di spesa a 96.000 euro. A partire dal primo gennaio 2016, salvo interventi legislativi, il bonus tornerà all’aliquota ordinaria del 36% e il tetto di spesa scenderà a 48 mila euro. Le detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia sono quelle agevolazioni Irpef che consentono il rimborso del 50% di quanto speso appunto per interventi di manutenzione straordinaria, o anche solo ordinaria per le parti in comune dei condomini.
Il Piano Casa 2014 del governo di Matteo Renzi chiarisce definitivamente che, i 10mila euro massimi su cui calcolare la detrazione al 50% per il bonus mobili ed elettrodomestici sono ulteriori, non vanno considerati all'interno dei 96mila euro di spesa massima per i lavori di ristrutturazione edilizia.
Ecobonus e adeguamento antisismico
Sono stati prorogati anche gli ecobonus e i bonus per gli interventi di adeguamento antisismico degli edifici che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità. Per i lavori effettuati dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2014 è valida la detrazione del 65% con 96.000 euro di tetto massimo di spesa. L’incentivo scenderà invece, al 50% per le spese dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2015, resta il tetto a 96.000 euro.
Le detrazioni del 50% e del 65% riguardano le spese sostenute per interventi:
- di riqualificazione energetica,
- sostituzione di caldaie e di condizionatori,
- di recupero e restauro edilizio,
- costruzione e acquisto di box auto,
- per adeguare gli edifici alle norme antisismiche,
- acquisto di mobili, frigoriferi, forni, lavatrici, altri elettrodomestici, (tali detrazioni,però, saranno valide esclusivamente se fanno parte dell’immobile oggetto della ristrutturazione)
Come vanno ripartite
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Se l’immobile viene ceduto prima dei 10 anni le quote residue del “bonus” si trasferiscono automaticamente all’acquirente, a meno che non ci sia un accordo differente tra le parti.
Lavori di ordinaria manutenzione
Rientrano nella ordinaria manutenzione i lavori di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, gli infissi e i serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi esterni ed interni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze e la verniciatura delle porte dei garage.
La sostituzione dei pavimenti rientra fra i lavori di ordinaria manutenzione, che possono fruire della detrazione solo quando sono eseguiti su parti comuni del condominio. O anche nel caso in cui il lavoro fa parte di un intervento più vasto agevolabile es. la demolizione di tramezzature, la realizzazione di nuove mura divisorie e lo spostamento si servizi, in questi casi anche la sostituzione del pavimento può essere detratta.
Lavori eseguiti in proprio
Se si eseguono in proprio i lavori di ristrutturazione si ha diritto alla detrazione limitatamente alle spese di acquisto dei materiali.
Lavori finalizzati alla prevenzione di atti illeciti da parte di terzi
Anche per questi lavori si ha diritto alla detrazione:
- realizzazione o miglioramento delle recinzioni murarie degli edifici;
- il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate;
- l’apposizione di grate sulle finestre o la loro sostituzione;
- porte blindate o rinforzate;
- l’apposizione o la sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
- l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
- la dotazione di saracinesche;
- la dotazione di tapparelle metalliche con bloccaggi;
- l’installazione di vetri antisfondamento;
- l’ apposizione di casseforti a muro;
- il montaggio di fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
- il montaggio di apparecchi antifurto e relative centraline.
Compensi professionali
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche quelle per la progettazione, e altre prestazioni professionali connesse, in ogni caso, le spese per prestazione professionali comunque richieste dal tipo di intervento.
Aliquota Iva ridotta al 10 per cento
Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili residenziali, è prevista l’applicazione di un’aliquota Iva ridotta al 10 per cento. Stesso regime agevolato è previsto per tutti gli interventi di recupero edilizio, quali:
- Restauro
- Risanamento conservativo
- Ristrutturazione
L’aliquota al 10 per cento potrà trovare applicazione anche sull'acquisto di beni necessari per la realizzazione di questi interventi, con esclusione di materie prime e semilavorati.
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