PASSIONI, TRADIZIONI E MAESTRIA:
LA FRUTTA MARTORANA di Maria
E'un dolce famoso nel mondo perché la sua preparazione e confezionamento prevede, nella forma e nell'aspetto alla fine del processo di preparazione, la perfetta imitazione o riproduzione di frutti e talvolta ortaggi o pesci.
Internamente è simile al marzapane ma notevolmente più dolce e saporito. La base della sua ricetta è esclusivamente la farina di mandorle e lo zucchero.
E' riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano.Veniva e viene ancora oggi tradizionalmente preparata nelle celebrazioni della Festa di Tutti i Santi e della Festa dei Morti nel centro storico di Palermo.
La tradizione Siciliana prevede che, durante la notte della vigilia, i defunti della famiglia lascino dei regali per i bambini insieme alla Frutta Martorana, i Morticini ed ad altri dolci ancora.
Deve il suo nome alla Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o della Martorana, eretta nel 1143 da Giorgio d'Antiochia, ammiraglio del re Normanno Ruggero II, nei pressi del vicino monastero benedettino, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana nel 1194, da cui prese il nome, e di quello di Santa Caterina nel centro storico di Palermo.
Deve il suo nome alla Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio o della Martorana, eretta nel 1143 da Giorgio d'Antiochia, ammiraglio del re Normanno Ruggero II, nei pressi del vicino monastero benedettino, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana nel 1194, da cui prese il nome, e di quello di Santa Caterina nel centro storico di Palermo.
La tradizione vuole che nel periodo normanno, le monache del convento della Martorana per arricchire l’aspetto del loro giardino, ormai spoglio dei fruttti dei loro alberi a causa della raccolta da poco fatta, avessero creato dei frutti, gli agrumi della sicilia, con mandorla e zucchero che poi avrebbero appeso nuovamente agli alberi in onore della visita di un personaggio molto importante: un altoprelato o, addirittura, un re.
Da questo avvenimento, forse, deriva anche il nome dell'impasto utilizzato, Pasta Reale, composto da zucchero, mandorle tritate.
La sua realizzazione è molto lunga e particolareggiata, un vero e proprio capolavoro di perfezione imitando quasi la natura. Al dolce vengono date numerose sembianze, tutte molto belle e caratteristiche, che riproducono l’immagine dicevamo di diversi frutti come: il fico d’india, il mandarino, la pesca, la pera, la prugna, la banana, la nespola, l’anguria, la fragola, la castagna, il fico. Si realizzano anche dolci che riproducono altre portate, come: le pannocchie di granturco, il gambero, la cozza, il polipo, comunque sempre una gioia per gli occhi e goduria per il palato.
Una tradizione che rimane ancora ben radicata e che porta attraverso la Passione, che anima ancora alcune persone come la mia cara amica palermitana Maria autrice delle bellezze che vedete in foto, a creare tante piccole opere di alta pasticceria per la gioia di grandi e piccini.
Palermo ..... anche questa terra come Caserta non è solo brutte notizie di cronaca ma una città anch'essa ricca di tanta bellezza, tante Passioni & Curiosità da scoprire.
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